ALITO CATTIVO: E SE FOSSE UN SINTOMO?

 

È capitato a tutti prima o poi di accorgersi (o sentirsi dire) di avere l’alito “pesante” o “cattivo”. Spesso si tratta semplicemente di una questione naturale e non deve destare preoccupazione. Altre volte, invece, specie se il fenomeno si ripete con una certa frequenza, l’alito pesante potrebbe essere il sintomo di qualcosa che non va. E, in quei casi, dal sintomo è bene risalire alla causa e, possibilmente, curarla. Capita, tra l’altro, di non sapere se si ha l’alito pesante o no. Oppure di sospettarlo, ma senza averne la certezza. In questo caso, un paio di trucchetti possono aiutare: per valutare il proprio alito si può semplicemente unire le due mani a conca e portarle a coprire la bocca e il naso, in modo da lasciare libero quest’ultimo di odorare il fiato, oppure si può leccare con la parte posteriore della lingua il proprio polso e, appena la saliva si è asciugata, annusare la pelle. Non si tratta, naturalmente, di metodi scientifici (e la loro precisione è scarsa), ma consentono comunque di farsi un’idea della situazione.

COSA RACCONTA L’ALITO?

Ciò che comunemente chiamiamo “alito pesante” è definito alitosi, una parola che indica il fatto che, respirando, e più precisamente espirando, emettiamo un odore sgradevole. Niente di eccezionale: almeno il 50% della popolazione italiana soffre o ha sofferto di alito cattivo. In alcuni casi, si tratta della conseguenza di un pranzo o una cena troppo ricchi o con cibi di difficile digestione, in altri casi può avere un ruolo l’età. In generale, la causa più diffusa è da ricercare in un’igiene orale trascurata o non ben eseguita (si ipotizza che si tratti di almeno nove casi su dieci).
Ecco: la prima cosa che può rivelarci l’alito è proprio la qualità della nostra igiene orale, se laviamo correttamente i denti e con la frequenza raccomandata, che è di tre volte al giorno e, in ogni caso, dopo ogni pasto, rimuovendo a fondo tutti i residui di cibo e, in questo modo, tra l’altro, salvaguardando la salute di denti e gengive.
Ma questa non è la sola rivelazione che l’alito è in grado di farci: infatti, le cause di un alito cattivo possono essere molte. È facile capire che, se questo fenomeno si presenta con una certa regolarità, è opportuno non trascurare ciò che può indicare, in modo da evitare che le cause possano peggiorare e le conseguenze diventare più fastidiose.
D’altronde, già l’alito pesante ha le sue conseguenze in termini sociali (rende meno gradevole la nostra compagnia e ci fa sentire a disagio) e anche in termini lavorativi per tutte quelle persone che, per professione, lavorano a stretto contatto con clienti, colleghi, fornitori.

COSA CAUSA L’ALITOSI?

Le cause dell’alito pesante possono essere molteplici, con differenti rimedi. Partiamo con dividere le cause a seconda del luogo d’origine dell’alito cattivo, che può trovarsi in bocca oppure all’interno di altri organi. E lasciamo da parte quella che può essere la ragione di un’alitosi sporadica, come il consumo di determinati cibi, come alcuni latticini stagionati, l’aglio, la cipolla e sostanze simili, che ovviamente hanno un effetto temporaneo e non lasciano tracce a lungo termine.

Le cause che troviamo in aree diverse dalla bocca possono essere:

  • alcune malattie dell’apparato digerente, per esempio, il reflusso gastroesofageo può essere un elemento scatenante del disturbo.
  • malattie dell’apparato respiratorio, come bronchiti o tonsilliti.
  • patologie a carico dei reni o del fegato.
  • l’utilizzo di alcuni farmaci.
  • il consumo eccessivo di alcol.
  • il fumo.
  • diete alimentari particolari, per esempio scarse di carboidrati.

Un’altra serie di cause che possono provocare l’alitosi sono da individuare all’interno del cavo orale e rappresentano più del 90% dei casi. Tra queste troviamo al primo posto una scarsa igiene orale: i residui di cibo che restano sui denti o negli spazi interdentali vengono metabolizzati dai batteri presenti dando origine a odori sgradevoli. Ci possono essere anche altre ragioni, come:

  • la scarsa salivazione (definita xerostomia, cioè “bocca secca”) che riduce l’idratazione della mucosa orale.
  • una carie non diagnosticata.
  • infezioni locali.
  • gengiviti.
  • ascessi.
  • parodontiti.
  • ricostruzioni dentali mal realizzate.
  • dentiere male igienizzate.

CURARE L’IGIENE E CURARE L’ALITO.

Come abbiamo visto, a volte l’alito si deteriora per qualcosa che abbiamo mangiato o bevuto. E in questo caso il tempo risolve. Se vogliamo aiutare il tempo, naturalmente possiamo ricorrere a qualche “soluzione della nonna”, quei semplici rimedi che arrivano dalla saggezza popolare e, in fin dei conti, funzionano sempre. Per esempio, possiamo masticare un chicco di caffè o una foglia di menta, bere molta acqua per facilitare la digestione e l’eliminazione delle scorie, fare qualche risciacquo col collutorio. Piccoli accorgimenti che possono risolvere parte del problema quando il nostro alito non è gradevole, ma gli impegni sociali o lavorativi incombono.
Una diversa questione è invece quella legata all’alitosi causata da problemi dentali o del cavo orale. In questo caso, la prima cosa da fare è considerare l’alito cattivo un segnale da non sottovalutare e andare dal proprio dentista per una visita che possa individuare l’origine dell’odore sgradevole. In presenza di patologie dei denti o delle gengive, il dentista potrà intervenire limitando le conseguenze e curando le cause, proponendo i rimedi più idonei ed efficaci.

Pensare di rivolgersi a un professionista del cavo orale, come il dentista, per l’alito cattivo potrebbe sembrare strano, forse addirittura un’esagerazione, ma è proprio il ruolo di segnale d’allarme che l’alitosi ha a renderla una scelta assolutamente azzeccata: che la causa sia un problema di scarsa igiene o che si tratti di una gengivite in atto, una semplice visita può evitare conseguenze a lungo termine molto più rischiose.

Molto, in ogni caso, si può fare anche in termini di prevenzione.
Ecco qualche consiglio utile per evitare l’insorgere dell’alitosi, da mettere in pratica quotidianamente e, in particolare, nei giorni in cui i nostri impegni sociali o professionali non andrebbero d’accordo con l’alito pesante.
Da seguire quotidianamente:

  • curare l’igiene orale, lavando i denti tre volte al giorno, e in generale dopo i pasti, cambiando con regolarità lo spazzolino, utilizzando un dentifricio al fluoro.
  • per rimuovere efficacemente i residui di cibo, spazzolare i denti partendo dalla base e muovendo lo spazzolino verticalmente verso l’apice.
  • usare il filo interdentale o gli scovolini almeno una volta al giorno.
  • utilizzare il collutorio sciacquando accuratamente per trenta secondi.
  • affidarsi al dentista per l’igiene orale professionale almeno due volte all’anno.
  • in caso, si può scegliere un dentifricio specifico per l’alitosi.

E per il benessere dell’alito, ma anche per la salute in generale ecco qualche suggerimento:

  • non fumare.
  • non eccedere nel consumo di alcol.
  • mangiare frutta e verdura tutti i giorni.
  • evitare o ridurre il consumo di alimenti o condimenti pesanti o dal forte odore, come aglio e cipolla.
  • bere molta acqua (almeno due litri al giorno), durante i pasti e fuori dai pasti.
  • evitare o ridurre il consumo di bevande o alimenti ricchi di zucchero, che favoriscono la proliferazione batterica in bocca.

Nei Centri Implantologici Tramonte ogni disturbo, come l’alitosi, viene preso in considerazione non solo come fenomeno, ma come possibile sintomo e la ricerca delle cause guida l’individuazione del rimedio più idoneo ed efficace. I professionisti dei Centri hanno il massimo rispetto per il benessere della persona, che passa anche dal fatto di non sentirsi a disagio o non dover soffrire di problemi come l’alito pesante, a volte sottovalutati, ma che hanno un impatto sulla vita quotidiana, sociale e professionale. Anche in questo frangente i Centri Implantologici Tramonte mettono la persona al centro di ogni trattamento o cura, considerando non solo la sua dentatura, ma il suo benessere generale.