Si può essere bruxisti consapevoli o non consapevoli, soffrirne molto e poco, patirne conseguenze di ampia portata oppure più mirate: resta il fatto che il bruxismo è un problema patito, ma non molto conosciuto e che è uno dei fenomeni che attraggono meno attenzione di quella che meritano. A maggior ragione in considerazione del fatto che il bruxismo si è diffuso ancora di più negli ultimi anni ed è arrivato a colpire oltre il 30% degli italiani. Se poi pensiamo all’ansia e allo stress che hanno accompagnato gli ultimi tre anni, tra pandemia, guerre e crisi, possiamo immaginare che un disturbo come il bruxismo, che sembra avere un legame forte con i disagi psicologici e la pressione emotiva abbia trovato la strada spianata per affermarsi ancora di più. E non ci si sbaglia: in tre anni, nel nostro Paese, si è registrato un incremento del 36% dei casi di bruxismo e addirittura del 120% delle fratture dentali (una delle conseguenze di questa patologia). Ma per capire meglio la portata, le conseguenze e i rimedi, è fondamentale capire meglio questo problema.
BRUXISMO: UN NOTO SCONOSCIUTO.
Cos’è, dunque, il bruxismo? Con il termine bruxismo si indica una condizione in cui si tende a serrare in modo deciso la mascella o a digrignare i denti, sfregandoli gli uni contro gli altri. Un fenomeno che può avvenire di giorno (spesso tenendo serrato il morso in particolare in situazioni di nervosismo, concentrazione o preoccupazione) oppure di notte (più frequentemente digrignando i denti). Questa azione è causata dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione.

Non sempre si è consci di essere affetti da bruxismo, ma è importante, in presenza di sintomi anche modesti, far valutare la situazione dal proprio dentista. Infatti, anche se un lievissimo o sporadico bruxismo può essere naturale (in particolare nei bambini) e, spesso, non comportare alcuna necessità di trattamento, qualora questo fenomeno fosse più acuto o frequente potrebbero verificarsi conseguenze anche gravi, non circoscritte solamente ai denti e all’articolazione temporo mandibolare, ma anche alla zona del collo, delle spalle e oltre. Ma quali sono i sintomi del bruxismo?
BRUXO O NON BRUXO? I SINTOMI CHE POSSONO RIVELARE IL BRUXISMO.
Uno dei motivi per cui il bruxismo è così presente eppure così poco considerato o noto è che i sintomi con cui si presenta sono comuni ad altre patologie o a situazioni che si verificano normalmente nella vita di ogni persona, come indolenzimenti muscolari o lievi dolori.
Tra i più comuni sintomi di bruxismo ci sono:
- rigidità del collo, specialmente la mattina appena svegli.
- dolore o fastidio alle articolazioni della mandibola.
- mal di testa, in particolare nella zona delle tempie o della fronte.
- sensazione di sfregamento o di rumore prodotto dall’articolazione temporo-mandibolare.
- deviazioni della mandibola durante i movimenti di apertura o chiusura.
- dolori o fastidi alle orecchie.
- acufene.
- udito ovattato.
- tensione della muscolatura delle spalle.
- stanchezza già appena svegli.
- disturbi del sonno.
- denti consumati.
- retrazione gengivale.
- scheggiature o fratture dentali.
- vertigini.
Molti di questi sintomi potrebbero celare un’attitudine al bruxismo e dovrebbero spingerci a fissare un controllo con il nostro dentista, che potrà verificare lo stato dei denti, delle gengive e della dentatura, individuando la natura del problema e, nel caso, consigliandoci i rimedi più idonei.
COSA CAUSA IL BRUXISMO?
Non c’è ancora una precisa indicazione di quali siano le cause del bruxismo e si tende a considerare che si possa trattare di una patologia prodotta da un insieme di fattori, in parte genetici, in parte fisici e in parte psicologici. Si sospetta che possa essere innescato anche da problemi come il non corretto allineamento delle arcate dentali oppure da disturbi dell’articolazione della mandibola. Di certo, è stata rilevata una relazione tra bruxismo e stress: quest’ultimo può fungere sia da fattore scatenante sia da elemento aggravante. Può portare persone non affette da bruxismo a digrignare i denti con regolarità oppure può peggiorare per frequenza e intensità il bruxismo. È evidente, infatti, che il bruxismo aumenta nei periodi in cui siamo sottoposti a maggiore stress o nervosismo, in cui siamo più ansiosi, tesi o preoccupati. Secondo i dati, nei periodi più stressanti la presenza di sintomi legati al bruxismo raddoppia.

Tra le cause comuni che possono favorire il bruxismo, oltre al già citato stress, ci può essere un carattere particolarmente iperattivo o competitivo, una forma di famigliarità (non è raro che persone della stessa famiglia mostrino segni di bruxismo), disturbi medici come il morbo di Parkinson, la demenza, il disturbo da reflusso gastroesofageo, l’epilessia e il disturbo da deficit di attenzione.
Spesso si nota la presenza di bruxismo in persone già affette, per altre ragioni, a problemi del sonno, come apnee ostruttive o problemi respiratori. Inoltre, alcuni comportamenti possono facilitare o accrescere questo disturbo, tra questi possiamo trovare lo scarso sonno, il consumo di alcol, il fumo, l’abuso di caffè e tè, l’uso di farmaci anti-psicotici o anti-depressivi oppure l’utilizzo abituale di sostanze eccitanti.
Quale che sia la causa o gli alleati del bruxismo, è fondamentale individuare il problema, attraverso un controllo accurato da parte del proprio dentista. Questo controllo è molto importante, perché trascurare il bruxismo può portare a conseguenze di diversa natura e gravità.

TRASCURARE IL BRUXISMO SIGNIFICA TRASCURARE LA SALUTE DEI DENTI E NON SOLO.
Per quanto in alcune persone il bruxismo possa essere inconsapevole e, magari, limitarsi a un lieve digrignamento dei denti nel sonno e altre possano imparare a convivere con il bruxismo senza soffrire particolari fastidi, la diagnosi e il controllo da parte del dentista è necessario per prevenire conseguenze che vanno dai semplici fastidi fino ai problemi gravi.
Digrignare i denti o serrare la mascella può infatti portare:
- danneggiare lo smalto dei denti, i denti stessi, le protesi.
- produrre problemi o danni all’articolazione della mascella.
- dare origine a mal di testa di tipo tensivo.
- abbassare la qualità del sonno.
- irrigidimento cervicale.
- dolori e fastidi alle orecchie.
- difficoltà nell’aprire la bocca e mantenere aperta la bocca.
- dolore alle spalle.
- astenia.
I danni ai denti, soprattutto in presenza di bruxismo frequente e intenso, possono essere davvero rilevanti, perché il digrignamento porta al consumo del dente stesso, che si riduce e diviene più sensibile, causando a volte anche problemi masticatori. E anche esteticamente si manifestano modifiche importante, perché lo smalto dentale si assottiglia e porta in superficie la dentina, che è giallastra e più morbida, si consuma quindi più rapidamente dello smalto e dà origine al fenomenoi del dente cavo in superficie. Inoltre, il consumo dei denti determina la riduzione della dimensione verticale e la proiezioni in avanti della mandibola, alterando l’estetica del viso e, soprattutto, la funzionalità dell’apparato stomatognatico.

CI SONO SOLUZIONI VALIDE PER IL BRUXISMO?
Per quanto sia presente in buona parte della popolazione, il bruxismo è poco noto e, spesso, basta citarlo per vedere sguardi spaesati ed espressioni interrogative. Ma ciò non significa che il bruxismo sia poco noto ai dentisti, che invece conoscono a fondo il problema e le sue conseguenze. Naturalmente, conoscono anche i diversi rimedi che si possono attuare, di caso in caso, per quietare il digrignamento e, soprattutto, evitare danni e conseguenze.
Nei Centri Implantologici Tramonte il problema del bruxismo viene affrontato con grande serietà e i sintomi vengono considerati e indagati per rilevare la presenza o meno di questa patologia con grande anticipo. Per porvi rimedio, vengono individuate le soluzioni più adatte al caso e al paziente.
Nell’articolo della prossima settimana vi presenteremo alcuni rimedi al bruxismo leggero o intenso, dai comportamenti virtuosi con cui contrastarlo alle soluzioni che consentono di rallentarne o ostacolarne le conseguenze.