BRUXISMO PARTE 2: I RIMEDI.

 

COME GESTIRE IL BRUXISMO?

La scorsa settimana abbiamo visto che il bruxismo è un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare: colpisce quasi un terzo della popolazione italiana. Inoltre, essendo collegato allo stress, all’ansia e al modo in cui il corpo reagisce alle tensione (elementi che possono non rappresentare la causa del bruxismo, ma di sicuro costituiscono un’aggravante), negli ultimi anni questa patologia si è presentata con più frequenza e intensità, aggredendo in modo più deciso.

Il bruxismo, come abbiamo appurato, potrebbe essere di lieve entità o passeggero (per esempio, il brusixmo infantile viene giudicato in generale poco rischioso e spesso temporaneo), ma nei casi in cui questo fenomeno si presenta con una certa continuità e con sintomi importanti, è assolutamente consigliabile non sottovalutarlo, perché le conseguenze e i danni che potrebbe provocare sono diversi e riguardano differenti parti del nostro corpo.
Tra le conseguenze, infatti, possiamo rilevarne di crescente gravità, dall’abbassamento della qualità del riposto fino a fastidi o dolore al collo, alle orecchie e, in particolare, all’articolazione della mascella, vera vittima di questa patologia. Naturalmente i denti possono risentire in forma moderata o decisa dello sfregamento che il bruxismo produce e che concorre ad assottigliare lo smalto, portando in superficie la dentina (con danni estetici e funzionali), e può comportare
fratture dentali.

Per tutti questi motivi è molto importante, in presenza di sintomi di bruxismo, recarsi dal proprio dentista e far controllare la situazione delle arcate dentali. I sintomi più comuni riguardano il collo (rigidità appena svegli o indolenzimento), la testa (mal di testa nella zona delle tempie o della fronte), l’articolazione temporo-mandibolare (fastidi, rumori, sensazione di sfregamento oppure dolori all’apertura o chiusura della bocca), le orecchie (fastidi, acufeni, udito ovattato) e, naturalmente i denti (segni di usura, scheggiature, fratture, retrazione genivale).
Cosa si può fare per gestire il bruxismo?

I RIMEDI PER IL BRUXISMO.

Partendo innanzi tutto dalla considerazione che i rimedi più opportuni e le soluzioni al bruxismo possono variare da persona a persona, anche a seconda dell’entità, dell’età e dello stato di salute, e che il vostro dentista sarà in grado di valutare il vostro caso e suggerire le opzioni migliori per controllare o rimediare al bruxismo, ci sono sicuramente alcune soluzioni che possiamo tutti adottare.

In virtù del fatto che, come abbiamo visto, un elemento comune nei casi di bruxismo (e in particolare in quelli che portano a conseguenze importanti) è lo stress, un suggerimento sicuramente utile è quello di lavorare per abbassare il livello di tensione del proprio corpo, specialmente nei momenti in cui il bruxismo agisce con più frequenza, come durante il riposo notturno. Per ridurre lo stress a carico del nostro corpo, si può innanzi tutto condurre uno stile di vita sano, cominciando con l’evitare alcune abitudini dannose, che hanno un impatto negativo sulla qualità del sonno e sul rilassamento del sistema nervoso e della muscolatura. Tra queste possiamo elencare:

  • il consumo serale di alimenti di difficile digestione (cene troppo ricche, fritti, grassi, dolci).
  • eccedere nel consumo di alcol la sera (a cena e nel dopocena).
  • assumere posizioni di riposo scomode, in cui schiena e collo non possono rilassarsi correttamente.
  • non mantenere orari regolari e variare spesso l’ora in cui ci si corica per il risposo notturno.
  • lavorare dopo cena mantenendo alta la concentrazione e stancando testa e occhi.
  • dormire un tempo insufficiente (la media dovrebbe aggirarsi intorno alle sette ore per notte).
  • dedicare troppo tempo prima del sonno a intrattenimenti basati su schermi retroilluminati, come il televisore, il computer, i tablet o gli smartphone.

Oltre a evitare le abitudini dannose, è importante seguirne di benefiche, che consentano un rilassamento muscolare e articolare e, in generale, riducano lo stress, in modo generale o mirato.
Per quanto riguarda la seconda opzione, per esempio, è utile durante il giorno, anche creandosi degli appuntamenti personali dedicati al proprio benessere, rilassare l’articolazione della mascella, lasciando “cadere” la mandibola liberamente, con la bocca aperta e la lingua rilassata e appoggiata al palato e mantenendo la posizione per una trentina di secondi.
Anche massaggiare l’articolazione delicatamente con le dita può contribuire a rilassarne la muscolatura, così come fare (in particolare al risveglio, ma anche durante la giornata) qualche esercizio di ginnastica facciale, ricordandosi di non forzare mai l’apertura della bocca.

Anche svolgere regolarmente attività fisica può donare notevoli benefici in termini di benessere e di controllo dello stress.Non è necessario praticare sport in modo intenso, basta anche concedersi una passeggiata o una corsa leggera due o tre volte alla settimana oppure fare un po’ di stretching per rilassare la muscolatura e ossigenare il corpo. Altre attività riposanti che influiscono positivamente sono il consumo di infusi o tisane rilassanti (per esempio a base di melissa, passiflora, valeriana, camomilla, verbena o malva), dedicarsi alla lettura di un libro, fare un bagno o una doccia calda prima di coricarsi oppure eseguire degli esercizi di respirazione profonda.

Tutti questi accorgimenti possono aiutare a rilassarsi e indebolire l’attività di sfregamento prodotta dal bruxismo. Per limitare le conseguenze sui denti di questo fenomeno, il rimedio finora più utilizzato è il bite.

SALVAGUARDARE I DENTI GRAZIE AL BITE.

Il bite è il principale strumento di lotta non tanto al fenomeno del bruxismo quanto ai danni che può provocare ai denti. Si tratta di un dispositivo da indossare di notte (ne esistono anche di diurni per i casi più gravi), una mascherina trasparente in resina, prodotta su misura (deve aderire alle due arcate dentali, che sono diverse da persona a persona).
Il bite indossato correttamente e regolarmente garantisce tre benefici:

  • salvaguarda i denti, proteggendone lo smalto dall’usura causata dallo sfregamento.
  • non presentando lo stesso attrito che caratterizza la superficie dei denti, riduce lo sforzo prodotto dai muscoli della masticazione e quindi previene irrigidimenti, dolori e tensioni a carico della muscolatura.
  • svolge un ruolo di protezione dell’articolazione temporo-mandibolare.

Evidentemente, il bite rappresenta un ottimo rimedio per limitare le conseguenze del bruxismo, ma non lo cura e non lo fa sparire. Certo, salvaguardare la salute dei denti, della muscolatura e dell’articolazione della mascella è fondamentale per condurre una vita soddisfacente.
Perché produca l’effetto desiderato, il bite dev’essere confezionato su misura. Ne esistono di standard, ma rischiano di essere più dannosi che benefici perché possono stimolare la contrazione muscolare o forzare la dentatura a mantenere una posizione innaturale (bocca aperta, per esempio). Ecco perché non si tratta di un rimedio fai da te, bensì di un dispositivo che deve essere adottato con il controllo del proprio dentista.

Nei Centri Implantologici Tramonte il bruxismo viene affrontato in modo completo, prendendo in esame non solo la salute dei denti e dell’apparato stomatognatico, ma anche il benessere generale del paziente. Per questo viene considerata ogni soluzione adatta a lenire i fastidi causati da questo fenomeno e ogni rimedio utile a prevenire conseguenze, tra questi anche il bite, che viene prodotto per il singolo paziente.

Nell’articolo della prossima settimana esploreremo altri rimedi per il bruxismo, compreso un rimedio inaspettato.