Relativamente frequente tra i bambini, nella maggior parte dei casi scompare in modo spontaneo con la crescita e, in particolare, quando la dentizione permanente si completa. Secondo quanto indicato da Gilles Lavigne, che è il massimo esperto mondiale dell’argomento, l’anomalia può considerarsi conclamata quando si verificano quattro episodi di digrignamento per ora di sonno. Identificare il disturbo è semplice per via del rumore caratteristico, stridente e quasi metallico, prodotto dallo sfregamento dei denti dell’arcata superiore contro i denti dell’arcata inferiore. Il bruxismo interessa circa un bambino ogni dieci e prescinde dal genere di appartenenza. L’incidenza è maggiore prima dell’età scolare.

È ormai scientificamente dimostrata l’importanza di una corretta occlusione non solo per la salute delle strutture stomatognatiche, cioè dell’apparato buccale, ma anche per la salute di organi e funzioni che possono presentare una svariata serie di disturbi in conseguenza di difetti occlusali (cefalee, disturbi dell’equilibrio, disturbi della postura, disturbi vertebrali, ecc).  È dunque importantissimo sottoporsi a visite periodiche di controllo dell’occlusione e della funzionalità occlusale mediante visita clinica e l’utilizzo di analizzatori elettronici dell’occlusione.
Frequentemente il paziente necessita di un supporto, il bite, apparecchio semplicissimo  dalle molteplici funzioni, indispensabile in caso di disturbi occlusali, parafunzioni (bruxismo) ecc. Viene offerto dai Centri Implantologici Tramonte il servizio di realizzazione di Bite personalizzati, morbidi o rigidi, anche dietro presentazione di richieste specialistiche.

Cos’è il bruxismo?
Letteralmente significa “rumor di denti”, ma in realtà bruxismo sta anche per “serramento dentale” ed è un comportamento che può manifestarsi sia di giorno, anche se in rari casi, che di notte.  Il singolo episodio di bruxismo dura in media 9 secondi, è solitamente accompagnato da aumento della frequenza cardiaca e costrizione dei vasi sottocutanei e, anche se il soggetto è sveglio, non mostra, di solito, consapevolezza del fenomeno. Il bruxismo è considerato uno dei fattori principali dei disordini temporomandibolari che ha la sua origine nella muscolatura e/o nell’articolazione temporomandibolare.  Le statistiche dicono l’8/9 per cento della popolazione soffre di questo disturbo e ha uguale incidenza tra maschi e femmine.

I fattori di rischio
Diversi i fattori di rischio che concorrono a generare questo tipo di comportamento:

  • Malocclusione. Anche se gli studi sul bruxismo hanno escluso la malocclusione come causa del bruxismo, una correlazione tra occlusione dentale e bruxismo è senza dubbio presente.
  • Disturbi del sonno.
  • Predisposizione familiare.
  • Depressione e ansia.
  • L’assunzione di alcuni farmaci.
  •  Ipertensione e disturbi del ritmo cardiaco, sono spesso associati e non è chiaro come queste due cose siano correlate.

Segni e sintomi
Nel caso di bruxismo “rumoroso” chi ci ascolta nel sonno è in grado di dire se dormendo, si produce “rumor di denti”. In questo caso si vede che i denti sono consumati. Nel caso di bruxismo “silenzioso”, invece,  il soggetto si sveglia alla mattina con una sensazione di denti superiori e inferiori che stringono molto, ma i denti non sono consumati.

Le cause
In passato la spiegazione avveniva attraverso la teoria occlusale, secondo la quale il digrignamento serviva per eliminare i precontatti tra i denti. Osservando con attenzione alcuni pazienti, intuitivamente questa spiegazione risulta difficile da accettare. Questi denti di precontatti oramai non ne hanno più e tuttavia il soggetto continua a bruxare.

Patologie correlate
Il bruxismo porta con sé anche una serie di complicanze legate a patologie che possono svilupparsi collateralmente e, più in generale, può concorrere a modificare la qualità della vita del paziente, essere associata a una serie di fattori di rischio e essere collegato ad altri problemi di salute nella popolazione generale.
Un recente studio scientifico ha dimostrato che, su un campione di 13057, con almeno 15 anni di età, che il fenomeno del bruxismo è facilmente associabile a: sindrome da apnea ostruttiva del sonno; russamento importante, alterazioni del sonno come ad esempio comportamenti violenti. Inoltre lo studio ha dimostrato anche che questo genere di patologia si rileva più frequente in soggetti con moderata sonnolenza diurna, bevitori di alcol e caffeina, fumatori, individui molto stressati, soggetti ad ansia e depressione o che presentano alterazioni elettroencefalografiche del complesso alfa, persone che avvertono una sensazione soggettiva di soffocamento, che soffrono di apnee e risvegli notturni, sonnolenza diurna, mal di testa al risveglio o, ancora, allucinazioni notturne spesso associate a paralisi.
Non solo, lo studio ha anche dimostrato che il bruxismo, nel momento stesso in cui si verifica il fenomeno, genera un sensibile aumento della pressione nel sangue, generando anche una particolare sintomatologia legata a dolore alla bocca e alla faccia e fisico, alterazione di alcune onde dell’elettroencefalogramma, sintomi vegetativi (ad esempio aumento della sudorazione, palpitazioni durante la notte e diminuzione della libido.

Diagnosi
Compito del medico curante sarà quello di controllare le condizioni delle cuspidi dei denti, cuore del problema, per verificarne lo stato di usura.

Prognosi
Una delle terapie migliori consigliate dai medici per risolvere il problema del bruxismo è certamente l’impiego dei bite.  Si tratta di una terapia certamente efficace in termini di risoluzione del problema, ma anche assolutamente non invasivo per il paziente. Il paziente, infatti, prova sollievo grazie ad una terapia non invasiva e reversibile.

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