È evidente ed è naturale: più si va avanti con l’età e più è presente il problema dei denti mancanti o, semplicemente, dei denti che non riescono più a svolgere la loro funzione e rischiano di ammalarsi e causare problemi. Sappiamo anche che gli italiani, sempre di più, ricorrono all’implantologia dentale per risolvere la mancanza di uno o più denti. Le ragioni sono sicuramente concrete e valide, sia rispetto alla scelta di non sostituire gli elementi dentali perduti (e in questo articolo ne abbiamo parlato a fondo) sia a confronto con altre soluzioni, come le tradizionali dentiere mobili a cui si ricorreva nel passato (ma tuttora presenti).
Ma, se il numero di persone che si affida all’implantologia dentale è in costante crescita, l’età costituisce una variabile? Le persone “avanti negli anni” scelgono questo rimedio?

LA TERZA ETÀ NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA.
Oggi, essere una persona appartenente alla terza età è diverso da com’era cinquanta, trenta o anche solo vent’anni fa. Bisogna innanzi tutto osservare che, così come si è allungata la vita media, sono migliorate anche le condizioni di vita, per esempio l’alimentazione, l’accesso alle cure mediche, la prevenzione di patologie e problemi fisici, gli ausili medici. Insomma, se negli anni ‘70, un ottantenne medio conduceva una vita che potremmo definire limitata, cauta, muovendosi meno, viaggiando poco o niente, facendo poca attività fisica, oggi invece una persona di quell’età gode mediamente di condizioni fisiche che le consentono di mantenere una vita attiva, di vivere pienamente i propri interessi, di fare sport o di viaggiare senza particolari limiti. Stiamo meglio rispetto al passato e il nostro organismo può contare su rimedi e conoscenze che ci permettono di invecchiare bene. Anzi, anche di goderci la vecchiaia.
Ecco quindi che la qualità della vita, una volta entrati nella terza età o nella quarta età (rispettivamente le fasce di età comprese tra i 65 e i 74 anni e quelle comprese tra i 75 e gli 84 anni), occupa un ruolo importante: potersi mantenere sani, potersi dedicare senza troppe preoccupazioni a tutte quelle occupazioni che presumono un’efficienza degli organi, come lo sport, la sessualità, ma anche uno spettacolo a teatro o alla televisione, un concerto, una mostra. Abbiamo abbracciato con sollievo l’avvento di molti aiuti meccanici o medici: gli occhiali (o l’intervento col laser) permettono a persone di ogni età di correggere i difetti della vista causati dall’invecchiamento, gli apparecchi acustici sempre più prestanti e quasi invisibili consentono di porre rimedio al naturale calo dell’udito, per non parlare di protesi che rappresentano la soluzione a problemi ossei e medicinali che aiutano a ripristinare la funzionalità delle diverse parti del nostro corpo.
In questo quadro, in cui l’età avanzata diventa una fase della vita in cui dedicarsi a se stessi, ai piaceri della vita e alle persone che si amano, i denti svolgono un ruolo fondamentale: assicurano la possibilità di nutrirsi in modo salubre ed equilibrato, nonché di gustarsi gli alimenti preferiti, e concorrono a mantenerci sani, attivi e pronti fisicamente e mentalmente. E già questo rappresenta un ottimo motivo per considerare l’implantologia dentale un alleato di chi ha raggiunto un’età avanzata.
Sono in molti, però, a domandarsi se è possibile ricorrere a questo rimedio, se ci sono problemi che possono insorgere, se esistono ostacoli all’adozione di impianti dentali nella terza o nella quarta età, o anche solo se ne vale la pena: qualcuno, infatti, si pone il dubbio che una soluzione così definitiva sia destinata più a persone giovani o, in ogni caso, con davanti una lunga prospettiva di vita.

IMPIANTI DENTALI IN TERZA O QUARTA ETÀ: SI PUÒ.
I dubbi legati alla scelta di ricorrere all’implantologia dentale in età avanzata sono di duplice natura: da una parte il “si può?” e dall’altra il “ne vale la pena?”. La risposta alla seconda domanda è immediata: certo. Avere in bocca gli impianti è quanto di più vicino all’avere i denti naturali e ancora perfettamente efficienti. Sia dal punto di vista funzionale sia da quello estetico (e, visto quanto abbiamo detto sulla vita attiva della popolazione over 65, anche l’estetica ha il suo valore): le protesi montate sull’impianto non differiscono dalla corona naturale dei denti “veri” e offrono anche lo stesso comfort.
Quindi il punto principale è: ci sono controindicazioni nell’impiego di impianti dentali in persone di età avanzata? Si tratta di una domanda logica e condivisibile: tutti noi, col passare degli anni, sperimentiamo una minore efficienza del corpo e siamo più esposti a fragilità e patologie, semplici acciacchi o problematiche più serie, come possono essere i problemi cardiaci o il diabete.
Di certo, superata una certa età, è proprio l’apparato dentale a subire le conseguenze del passare del tempo e anche dell’usura. Quali sono, dunque, i problemi dentali più diffusi che possono insorgere quando il nostro corpo invecchia? Tra questi, si possono citare:
- parodontiti, cioè infiammazioni che danneggiano progressivamente la struttura portante dei denti.
- riduzione della struttura ossea, causata dall’età e magari peggiorata dall’abuso di fumo o alcool.
- recessione gengivale, un fenomeno che vede le gengive ritirarsi, lasciando esposta la base del dente.
- carie radicolare, che si forma nella parte di dente meno esposta.
Si tratta di patologie che vengono spesso osservate nei pazienti appartenenti alla terza e quarta età. Ma la domanda essenziale è: sono condizioni che impediscono di poter ricorrere all’implantologia dentale? La risposta è dipende: dalle dimensioni e dalla qualità dell’osso e dallo stato di salute generale della bocca. Spesso, davanti a queste patologie, la necessità è di curare il disturbo prima di poter accedere alle cure implantologiche. Infatti, gli impianti hanno bisogno di una base ossea stabile, che li supporti nel modo corretto. Per il resto non esistono limiti di età per potersi affidare all’implantologia come rimedio alla mancanza di denti. Importante è valutare quale tecnica implantologica è la più adatta, vista la situazione personale di ogni singolo paziente. Tra tutte le tecniche ce n’è una che, per caratteristiche, si presenta come più idonea a trattare pazienti over 65: l’implantologia a carico immediato di scuola italiana.

L’IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO DI SCUOLA ITALIANA.
Di carico immediato si parla sempre più frequentemente, ma è forse utile ricordare che questa tecnica non solo è nata in Italia, ma che può vantare più di sessant’anni di esperienza sul campo: è stata sviluppata alla fine degli anni ‘50 e conta quindi un numero davvero straordinario di impianti inseriti, sul territorio nazionale e in tutto il mondo. Le garanzie offerte da una metodologia così collaudata sono senz’altro molte e i benefici non riguardano una fascia di età o un’altra, sono universali. Ma di certo, proprio per una maggiore delicatezza o per la presenza di qualche patologia, il modus operandi dell’implantologia a carico immediato di scuola italiana è particolarmente indicato alle generazioni più anziane.
Tra le caratteristiche di questa tecnica, infatti, possiamo citare:
- la mini-invasività: la tipologia di impianti e la tecnica utilizzata per inserirli garantiscono il massimo rispetto biologico del paziente, comportano un grado di invasività davvero basso, tanto che spesso il sanguinamento è lieve, moderato o addirittura assente.
- non sono necessari tagli o punti di sutura: nella quasi totalità dei casi, grazie alle tecniche di questo metodo, non è necessario praticare incisioni o tagli sulla gengiva (e di conseguenza neanche suture), è sufficiente praticare un foro minuscolo, del diametro massimo di 2,5 mm, che serve come “invito” per l’impianto.
- i tempi di recupero sono rapidissimi: proprio perché l’intervento implantologico è poco invasivo, anche il possibile gonfiore successivo all’inserimento degli impianti è minimo e, nel giro di uno o due giorni, indolenzimento o gonfiore tendono a scomparire velocemente (se compaiono).
- gli impianti e le protesi vengono messi nella stessa seduta: una volta inseriti gli impianti, si posizionano subito le protesi (seppur temporanee, ma già fruibili), così il paziente esce dallo studio medico tornando subito a sorridere e mangiare (pur con qualche piccola precauzione).
- non è necessaria nessuna sedazione e anestesia generale: la non aggressività di questa tecnica la rende anche poco dolorosa e la consueta “anestesia del dentista” è sufficiente a evitare dolore o fastidio durante l’intervento. Un leggero indolenzimento può presentarsi con la scomparsa degli effetti dell’anestesia, ma è trattabile con un po’ di ghiaccio sulla guancia oppure il ricorso ai tradizionali anti-dolorifici.
- non è richiesto l’utilizzo di farmaci particolari: un particolare rilevante quando parliamo di pazienti che, per l’età o per patologie, devono prendere medicinali quotidianamente. Nell’implantologia a carico immediato di scuola italiana si ricorre a una copertura antibiotica in concomitanza con l’intervento (in genere dal giorno prima a completamento del ciclo di antibiotici) e, in caso di dolore, all’impiego di anti-dolorifici (i tradizionali FANS).
- si può praticare (per le caratteristiche elencate) anche in presenza di scarsità d’osso, di patologie cardiache o di diabete.
Insomma, l’implantologia a carico immediato di scuola italiana è una tecnica implantologica che consente di riavere i denti perduti rapidamente, in modo efficace, potendo ritornare a vivere, sorridere e masticare nella maniera corretta.
Nei Centri Implantologici Tramonte vengono utilizzate tutte le tecniche implantologiche,
scegliendo quella più idonea al singolo paziente, sulla base delle esigenze, dello stato di salute e anche dell’età, privilegiando dove è possibile l’implantologia a carico immediato di scuola italiana.
Il fondatore dei Centri, il dott. Silvano Tramonte è un implantologo di fama mondiale con oltre 50 anni di esperienza nel carico immediato e il suo staff è composto da professionisti di grande preparazione e competenza. Potete affidarvi con serenità ai Centri Implantologici Tramonte per ogni necessità implantologica. Qualsiasi sia la vostra età.