IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO:<br>UNA STORIA DI SESSANT’ANNI, UNA STORIA DI VANTAGGI.<br>Parte 1.

Il carico immediato: ormai questa definizione è nota non solo agli implantologi, ma anche al grande pubblico. Una tecnica implantologica che offrono quasi tutti i centri implantologici e che viene pubblicizzata da moltissimi professionisti e studi medici. Insomma, di implantologia a carico immediato si parla sempre di più. E sempre di più si pratica il carico immediato, e a buona ragione. Ancora più buona se si precisano alcune caratteristiche che, a volte, vengono travisate più o meno volontariamente e che rischiano di non dare a questa metodologia il giusto spazio e la giusta collocazione.

L’IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO È MADE IN ITALY.
Partiamo da questa informazione: un punto di cui essere orgogliosi e da cui essere anche rassicurati. L’implantologia dentale a carico immediato è nata in Italia, tanto che oggi varrebbe la pena di distinguere tra carico immediato di scuola italiana e altre forme di carico immediato. Perché “rassicurati”? Perché ci si trova di fronte a una tecnica che gli implantologi italiani padroneggiano in modo eccellente (quelli, perlomeno, formati alla scuola italiana del carico immediato). Ma per essere ancora più rassicurati, è opportuno aggiungere un’ulteriore informazione, circa la “nascita” del carico immediato di scuola italiana.

L’IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO HA SESSANT’ANNI.
Qualcuno potrebbe inarcare le sopracciglia e chiedersi: “Ma come? Non è una tecnica recentissima?”. Sbaglierebbe, ma non ne avrebbe nessuna colpa. Spesso, infatti, vediamo pubblicizzare l’implantologia a carico immediato come un ritrovato degli ultimi tempi, come una metodologia moderna. Ecco: non è difficile trovare l’aggettivo “moderna” collegato a “implantologia a carico immediato di scuola italiana”. E, a pensarci bene, non è assolutamente sbagliato: si tratta di una tecnica nata moderna, originata e sviluppata secondo una visione moderna dell’implantologia. E destinata a rimanere moderna nel tempo. Anche se, in termini di età, ha raggiunto la ragguardevole cifra di sessant’anni. Infatti, questa tecnica è nata alla fine degli anni ‘50 grazie alle intuizioni di un ristretto gruppo di implantologici italiani che hanno posto la struttura dell’osso al centro della loro ricerca, comprendendo come una vite implantologica studiata per inserirsi nell’osso, aiutata semplicemente da un piccolo forellino di invito (al massimo 2,5 mm), senza quindi dover prima praticare un ampio scavo (foro) avrebbe potuto garantire una maggiore stabilità, nonché tempi di osteointegrazione molto più rapidi rispetto a quelli dei metodi tradizionali. Hanno anche individuato nel Titanio il materiale più adatto a realizzare questo tipo di impianti, perché biocompatibile e con la giusta resistenza e maneggevolezza. Tra questi pionieri c’era il dott. Stefano M. Tramonte, padre del fondatore dei Centri Implantologici Tramonte di Milano e di Stezzano, nonché implantologo di fama mondiale, il dott. Silvano U. Tramonte.
Quindi no: nessuna tecnica appena nata. Moderna e all’avanguardia, sì: da subito e per tutta la sua storia. Ed ecco un altro motivo per sceglierla con sicurezza e serenità: si tratta di una metodologia che si è evoluta per sessant’anni, avvantaggiandosi dall’avvento di nuove tecnologie e quindi affinandosi anno dopo anno. Ma mantenendosi, in ogni caso, fedele ai concetti che l’hanno generata: una tecnica che mette il paziente al centro, che offre una minima invasività, che consente tempi di recupero rapidi, addirittura permettendo di montare le protesi provvisorie nella stessa seduta in cui vengono inseriti gli impianti. Che garantisce di tornare immediatamente alla propria vita personale, professionale e sociale senza nessun disagio. Una tecnica che ha avuto il tempo di svilupparsi e mettere alla prova “sul campo” i suoi principi e i suoi metodi per sessant’anni offre garanzie importanti.

L’IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO È PER TUTTI.
Un altro punto a vantaggio dell’implantologia a carico immediato di scuola italiana è la possibilità di applicarla a un numero di pazienti decisamente ampio. Una qualità importante, anche visto il fatto che al di sopra dei 65 anni la percentuale di persone che hanno conservato almeno venti denti naturali è inferiore al 50% (per scendere drasticamente man mano che si sale con l’età) e che poter contare su un apparato masticatorio completo ed efficiente è fondamentale non solo dal punto di vista della nutrizione, come abbiamo trattato in questo articolo.
Soprattutto, l’implantologia a carico immediato di scuola italiana permette di poter assistere anche coloro ai quali normalmente verrebbe preclusa la possibilità di rimediare alla mancanza di uno o più denti grazie all’inserimento di impianti. Si tratta principalmente di persone che altre metodologie implantologiche, per le caratteristiche delle loro tecniche, non possono trattare: pazienti con scarsità di osso mascellare, persone con patologie cardiache o affette da diabete, osteoporosi o malattie auto-immuni. Nel caso del carico immediato di scuola italiana queste premesse non costituiscono un elemento di ostacolo, grazie soprattutto alla versatilità del metodo e alla micro-invasività, che non comporta tagli o punti di sutura né, quindi, particolari perdite di sangue. Naturalmente, ogni persona è unica e lo sono anche le sue condizioni di salute, motivo per cui il primo passo, prima di individuare il modus operandi più adatto, è sempre quello di sottoporsi a una visita preventiva, in cui l’implantologo potrà valutare lo stato di denti, gengive, ossa e la presenza di eventuali patologie da tenere in considerazione.

Nei Centri Implantologici Tramonte implantologia a carico immediato di scuola italiana è di casa: il dott. Silvano Tramonte, fondatore dei centri, è un nome di riferimento nel panorama mondiale per questa metodologia e il suo team ha un altissimo grado di preparazione e competenza. Ma l’approccio che i Centri Tramonte offrono non è univoco: per ogni paziente viene individuata la tecnica più adatta a seconda della sua situazione. Un dogma resta invariato: al centro di tutto c’è sempre il paziente, il suo benessere e le sue esigenze. E l’obiettivo è di offrire la migliore cura con i migliori risultati, sempre.