Paradontiti, problemi gengivali, carie, bruxismo… sono tanti i problemi ai denti che hanno un impatto negativo sulla qualità della nostra vita. E che, allo stesso tempo, possono influenzare in modo rilevante anche le nostre prestazioni lavorative.
Quante assenze dovute a problemi ai denti? Quante ore di permesso per visite troppo a lungo rimandate, con la conseguenza di aver aggravato la situazione? Quante giornate storte dovute al mal di denti, che distrae, toglie energia e deconcentra, rendendoci molto meno efficienti e produttivi?
Basti pensare che in Italia, più di 8 milioni di persone sopra ai 35 anni soffrono di parodontite, da moderata a grave, e 3 milioni rischiano, proprio a causa di questa malattia, di perdere uno o più denti
(secondo i dati della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia).
Si tratta di una malattia che può comportare una perdita anche di diversi giorni di lavoro, ma che si può prevenire, curando l’igiene orale e pianificando visite regolari dal dentista.
Un’altra causa di malessere e riduzione della capacità lavorativa sono i problemi ai denti dovuti alla malocclusione o disallineamento dei denti, di cui soffrono questi due italiani su tre, in età adulta (lo rivela una ricerca
dell’Istituto Key-Stone, effettuata su un campione di quasi 3000 individui di età tra i 20 e i 50 anni).
Il 36% degli intervistati ha anche dichiarato di non aver curato questo problema. Si tratta di circa 8 milioni di persone, che rappresentano un numero impressionante in termini di forza lavoro. In molti casi,
inoltre, la malocclusione dentale rende difficoltosa la masticazione o causa problemi gengivali.
Un quadro preoccupante, che stupisce ancora di più a causa degli effetti secondari del lockdown del 2020, che ha contribuito a incrementare il tasso di stress e tensione negli italiani, aumentando anche la percentuale
di persone affette da bruxismo, cioè lo sfregamento o il serramento involontario dei denti dovuto alla tensione muscolare e nervosa esercitata sulla mascella e che può essere la causa di deterioramenti
della superficie dentale, fratture dentali, dolore alla mascella, emicrania.
Per capire i rischi associati al bruxismo basti pensare che in condizioni normali i denti si toccano solo quando si mastica o si deglutisce,
cioè mediamente per non più di una ventina di minuti in un giorno. Per chi soffre di bruxismo, invece, questo tempo si espande fino a 6-8 ore al giorno, nei casi più gravi. Con conseguenze anche gravi.
E che, anche in questo caso, hanno un impatto drastico sulle nostre prestazioni in campo lavorativo e quindi anche sulla soddisfazione personale e sulla qualità della vita.
È anche per questo che nei Centri Implantologici Tramonte l’attenzione alla prevenzione è una priorità:
perché molti problemi si possono curare sin dalle prime avvisaglie, evitando così peggioramenti e danni più importanti. E preservando non solo la salute del cavo orale, ma anche il benessere generale
delle persone, nonché il loro ruolo sociale e professionale.
Per stare bene è importante mantenere sani i propri denti e curare ogni fastidio o problema sul nascere.
Per i Centri Implantologici Tramonte la persona è sempre al centro della cura.