Cos’è il tumore del cavo orale?
Il cavo orale comprende i due terzi anteriori della lingua, le gengive, la superficie interna delle guance e delle labbra, la parte inferiore della bocca sotto la lingua, il palato duro e la zona oltre i denti del giudizio. Possibili campanelli d’allarme, riconducibili alla presenza del tumore, potrebbero essere la presenza sulle mucose di una tumefazione persistente, di una macchia bianco rossastra che non si rimargina: tutti segnali di una situazione pre tumorale o tumorale. Oltre il 90% dei tumori della bocca ha origine dalle cellule epiteliali.
In tutto il mondo i tumori che colpiscono bocca, laringe e faringe rappresentano circa il 10 per cento di tutte le neoplasie maligne negli uomini, specialmente negli over 40, e il 4 per cento nelle donne. Come per tutte le patologie la miglior difesa per combattere il tumore è la prevenzione, l’unica arma in grado di aumentare la possibilità di sopravvivenza in caso di neoplasia del cavo orale. Il riconoscimento precoce del tumore permette di intervenire in maniera tempestiva e di aumentare esponenzialmente le possibilità di guarigione. I fattori principali che concorrono a causare il tumore del cavo orale sono il fumo di sigaretta, pipa o sigaro, il consumo di alcol e qualunque condizione di traumatismo cronico della superficie interna della bocca. Non solo. A concorrere a determinare questo tipo di tumore anche una scarsa igiene orale, microtraumatismi dentari come ad esempio denti rotti, scheggiati e protesici e non da ultimo lesioni pretumorali. Proprio perché tra i fattori di aumento del rischio c’è anche la scarsa igiene chi meglio del proprio odontoiatra si trova nella condizione di vedere, guardare, osservare, valutare, consigliare? Come ci racconta il dott. Silvano U. Tramonte, già allievo della scuola Italiana di Senologia di Umberto Veronesi e membro della FONCAM, progetto finalizzato del CNR, del Ministero per la ricerca scientifica e tecnologica e del Ministero della Sanità. . La prevenzione diventa dunque fattore fondamentale per arginare l’incidenza del tumore: .
La prevenzione diventa dunque un fattore fondamentale per arginare l’incidenza del tumore.
L’incidenza
La American Cancer Society ha stimato che nel 2017 ci sono stati 49.670 nuovi casi di cancro della cavità orale e dell’orofaringe con 9.700 decessi per questo tumore. Più dell’80% di questi tumori sono carcinomi squamocellulari della cavità orale e dell’orofaringe. In particolare, 32.670 nuovi casi e 6.650 decessi per carcinoma del cavo orale. L’età media alla diagnosi è 63 anni e più del 97% dei soggetti colpiti ha più di 35 anni. Gli indici di incidenza e la mortalità sono più del doppio nei maschi rispetto alle femmine. Negli Stati Uniti la sopravvivenza a 5 anni è pari al 64.3%. La sopravvivenza dipende dallo stadio in cui viene diagnosticato il tumore: se la diagnosi avviene negli stadi iniziali la sopravvivenza a 5 anni è pari a 83.7% e, invece, se il tumore è diagnosticato tardivamente la percentuale di sopravvivenza a 5 anni scende a 64.2% (stadio 3) e 38.5% (stadio 4). Nel 2017, negli Stati Uniti, circa il 70% di tutti i nuovi casi di tumori del cavo orale e dell’orofaringe sono diagnosticati in stadio avanzato e ciò va a sottolineare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Compito dell’odontoiatra è eseguire l’esame obiettivo del cavo orale che prevede l’ispezione e la palpazione dei tessuti intra e extra orali, oltre a un’accurata anamnesi. L’obiettivo principale di questa visita è identificare qualsiasi tipo di alterazione delle mucose.
La prevenzione
La prevenzione rappresenta da sempre l’arma migliore per poter fronteggiare qualsiasi forma tumorale, anche nel caso del tumore del cavo orale. E’ quindi fortemente consigliato l’effettuare una visita odontoiatrica almeno una volta all’anno per verificare la salute dei denti e delle mucose anche e non solo per la cura dei soli denti. Questa pratica diventa fondamentale per gli over sessantenni, specie per quelli che hanno avuto una vita a rischio. Per tutti, comunque, il consiglio è quello di cercare di mantenere una sana condotta di vita, non fumare, non consumare tabacco in alcuna forma e limitare l’uso di alcol.
Gli strumenti di prevenzione nei Centri Tramonte
La prevenzione passa anche dall’utilizzo di strumentazione all’avanguardia. I Centri Implantologici Tramonte sono infatti dotati delle più moderne tecnologie. Per prevenire questa malattia, gli Studi di Piazza Castello e Villa Moroni si sono dotati di una strumentazione specifica e all’avanguardia che va a completare i controlli clinici tradizionali che vengono abitualmente utilizzati dall’equipe dei medici.
Nello specifico si tratta di uno screening rapid, non invasivo e che non necessita di assunzione di farmaci qual è il sistema di screening Velscope VX o della SDL, Sapphire Lesion Detection, tecnologia che consente di eseguire un esame preventivo della mucosa orale evidenziando, attraverso la naturale fluorescenza dei tessuti, possibili lesioni prima che queste diventino visibili a occhio nudo. Durante la visita di controllo il medico sarà così in grado di identificare appunto anomalie delle mucose orali. Se presenti si ripeterà l’indagine a distanza di 15 giorni per poi eventualmente indirizzare la diagnosi a una biopsia.
La diagnosi
Se riconosciuto e scoperto per tempo, il tumore del cavo orale può essere guarito senza difficoltà. I ritardi diagnostici, che certo non facilitano il processo di guarigione, dipendono generalmente da una sottovalutazione legata ad una conoscenza insufficiente di questo tumore. Il tumore alla bocca viene infatti spesso confuso con altre malattie più frequenti come ad esempio ascessi dentari o tumori benigni e come tali vengono trattati. Per poter individuare il problema e conseguentemente eseguire una diagnosi precisa e corretta, in assenza di sintomi, è necessario sottoporsi ad un’attenta ispezione e palpazione del pavimento della bocca e della lingua. Ogni lesione sospetta della mucosa deve essere sottoposta a biopsia col prelievo di una piccola porzione di tessuto.
Quali sono i sintomi del tumore del cavo orale?
Possono essere riconducibili a sintomi del tumore del cavo orale qualsiasi dolore alla bocca, ferita che non si rimargina o gonfiore persistente. Tutte queste situazioni anomale della bocca devono essere esaminate accuratamente. Altro elemento da non sottovalutare è la presenza di dolore e la difficoltà, in un punto preciso, nel mettere la dentiera.
Quali sono i fattori di rischio?
I principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, il consumo di alcol e qualunque condizione di traumatismo della superficie interna della bocca. Altre cause possono essere la scarsa igiene orale, la masticazione di tabacco e l’errato posizionamento di protesi dentarie. Per quanto riguarda il tumore del labbro sono l’esposizione al sole e l’uso della pipa.
Come si cura?
Intervenire chirurgicamente per rimuovere il tumore del cavo orale è possibile. Si può fare tramite l’asportazione chirurgica del tumore dei linfonodi circostanti o con la brachiterapia, un tipo particolare di radioterapia. Nel caso in cui l’asportazione sia molto ampia si procede a ricostruzioni sofisticate anche con autotrapianti di pelle, muscolo o di osso. In ogni caso è utile una rieducazione alla fonazione e alla deglutizione coordinata da specialisti logopedisti. Radioterapia e chemioterapia vengono generalmente utilizzati nel periodo post operatorio come aiuto alla chirurgia.
Come si evolve il tumore?
Il tumore del cavo orale colpisce in maniera decisamente più massiccia gli uomini rispetto alle donne. Sempre secondo Airc, infatti, l’incidenza è addirittura tripla e, in Italia, è dai 4 ai 12 nuovi casi casi ogni 100.000 abitanti. Incidenza che aumenta nettamente con l’età: è rarissimo nei giovani, raggiunge un picco dopo i 70 anni. L’età media alla diagnosi di un tumore del cavo orale è di 64 anni e il 95% insorge dopo i 40 anni. Complessivamente, la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi è del 50% e oscilla tra l’80-90% dei pazienti con tumori confinati alla sede di insorgenza e il 19% dei pazienti con tumori metastatici.
Secondo dati recenti, in Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.500 casi di tumori alla bocca e si registrano circa 3.000 decessi. La percentuale così alta di decessi è determinata, purtroppo, dal fatto che questo genere di tumore viene diagnosticato in fase già avanzata. La lingua è la sede più frequente coinvolta nelle neoplasie del cavo orale: infatti i carcinomi linguali sono il 30% circa di tutti i carcinomi orali.
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