Mettere gli impianti dentali in età avanzata

Gli impianti dentali sono la migliore soluzione in caso di mancanza di uno o più denti.

Ma qual è l’età migliore per mettere gli impianti? Si possono mettere impianti dentali da anziani?

Ci sono dei limiti di età dopo i quali mettere uno o più impianti è sconsigliabile?

Tutte queste domande sono ragionevoli ed è naturale che alcune persone, soprattutto superata una certa età, si chiedano se valga davvero la pena di spendere soldi per una protesi fissa con impianti. Se lo chiedono soprattutto in considerazione dell’orizzonte di vita che hanno – o pensano di avere – davanti.

Ma ci sono alcune considerazioni che è interessante fare: la prima è legata alla durata media della vita, che oggi supera gli 80 anni e che frequentemente raggiunge i 90 anni. Diventa relativamente facile valutare, anche in funzione delle proprie condizioni di salute, quale aspettativa di vita si può pensare di avere.

Ma c’è un altro elemento importante da tenere a mente: la qualità della vita. Che ha a che fare con il come si vive e non solo con il quanto a lungo. Bisogna considerare che una buona masticazione è la premessa fondamentale per una buona digestione e una buona assimilazione dei cibi. E, in ultima analisi, per mantenere un buono stato di salute. In un periodo della vita in cui molte cose vengono  meno e l’intera funzionalità del corpo diventa meno efficiente, poter mangiare bene, senza problemi e liberamente può davvero rappresentare una delle maggiori soddisfazioni residue. Senza contare il valore delle relazioni interpersonali e il ruolo non secondario che una buona funzionalità e un piacevole aspetto dell’apparato dentale svolgono quando ci relazioniamo agli altri: un sorriso dev’essere sempre libero di manifestarsi.

Anche per questo non ci sono limiti di età da tenere in considerazione, ma solo lo stato di salute.

Il dottor Silvano Tramonte, fondatore dei Centri Implantologici che portano il suo nome, racconta sempre con piacere un aneddoto:  “Una signora milanese a una visita di controllo ci ha confessato che, quando era stata da noi, dieci anni prima, aveva 68 anni ed era piuttosto indecisa  se affidarsi all’implantologia. Ma, a 78 anni, dichiarava di aver apprezzato e molto goduto del benessere che gli impianti inseriti le avevano regalato”.

Resta quindi la domanda: qual è l’età migliore per mettere gli impianti? L’età migliore è ovviamente quella in cui i processi di guarigione sono più rapidi ed efficienti, ma questa età è anche quella in cui il paziente ha meno bisogno della terapia implantare. Tra l’altro, a ben vedere, gli unici limiti di età assoluti sono quelli inferiori: il paziente giovanissimo deve aver raggiunto e completato lo sviluppo osseo prima di ricevere impianti dentali. Con l’avanzare dell’età le condizioni ottimali di salute e di efficienza dei sistemi riparativi viene gradualmente meno, ma questo non significa che non  si possano inserire con successo degli impianti, significa solo che si dovranno considerare le condizioni di salute del paziente e progettare un intervento idoneo a tali condizioni. Quindi né l’età avanzata né la presenza di patologie sono una controindicazione assoluta all’inserimento degli impianti, ma si dovrà valutare caso per caso e adeguare l’intervento alle condizioni del paziente.

Ecco che risulta ancora più evidente quanto è fondamentale affidarsi a implantologi di accertata competenza.

Per i Centri Implantologici Tramonte la soddisfazione e il benessere del paziente sono davvero molto importanti e avere gli studi in attività da tanti anni con pazienti soddisfatti non è solo una gratificazione per chi li ha fondati e per chi ci lavora ogni giorno, ma è anche una garanzia per tutti i pazienti.

Nel corso degli anni, molti studi dentistici apparsi come meteore hanno chiuso, molte cliniche basate sull’approccio economico e sull’illusione di cure all’avanguardia, ma poco costose sono fallite, molti concetti che sembravano indiscutibili dell’implantologia moderna sono caduti o sono stati sconfessati. L’implantologia a carico immediato, una metodologia di scuola italiana, è stata il baluardo e la precorritrice dei concetti che oggi sono i più affermati e ambiti da tutte le tecniche implantologiche. La scuola italiana d’implantologia applica da 60 anni le tecniche del carico immediato, oggi perseguito da tutti, e naturalmente l’esperienza insegna, migliora, rende più efficaci. Non a caso uno dei pionieri della scuola italiana, primo al mondo a utilizzare il titanio per gli impianti e a scoprire concetti importantissimi per il successo a lungo termine dell’intervento implantologico, è stato il dottor Stefano Melchiade Tramonte, padre del dottor Silvano Umberto Tramonte, fondatore degli omonimi Centri e principale riferimento mondiale per l’implantologia di scuola italiana.