PERCHÉ LE GENGIVE SANGUINANO?

È capitato a tutti noi, magari lavandoci i denti: ci siamo accorti della presenza di un po’ di sangue “in bocca”. Abbiamo pensato: “Mi sanguinano i denti”. E, nella maggior parte dei casi, il giorno dopo ce ne siamo scordati e il fenomeno non è ricomparso. Però, per alcuni di noi le cose sono andate in modo diverso: qualcuno ha notato un po’ di sangue anche in altre occasioni, forse non tutti i giorni, ma ripetutamente. Qualcuno addirittura lo nota ogni volta che si lava i denti.
Responsabili di questo fenomeno sono le gengive. O, meglio, le gengive sanguinano, ma la causa è da ricercare con più attenzione. E, soprattutto, dobbiamo considerare il sanguinamento gengivale un segnale da non trascurare, neanche quando si presenta saltuariamente.

Cosa fa sanguinare le gengive?

Il sanguinamento gengivale è un indicatore di un’infiammazione, probabilmente una gengivite, o in ogni caso di patologie o disturbi legati alle gengiva e da non sottovalutare. Una causa frequente – e tutto sommato a cui è facile porre rimedio – è un’igiene orale scarsa, frettolosa o non attenta. Se non laviamo i denti nel modo corretto, con i tempi e le modalità idonee a raggiungere un ottimo grado di igiene, allora è facile che i batteri del cavo orale (normalmente presenti, ma in modo equilibrato) proliferino eccessivamente e portino all’accumulo di placca sul bordo delle gengive. Questa placca, non adeguatamente rimossa, diventa tartaro e concorre a infiammare le gengive, arrossandole e indebolendole. Per quanto causato dalla nostra negligenza, in questo caso il problema si risolve con una certa semplicità, cominciando a curare di più l’igiene orale, lavando i denti tre volte al giorno e comunque dopo i pasti, dedicando un tempo idoneo allo spazzolamento (che va eseguito dalla radice verso la punta del dente), scegliendo un dentifricio di qualità arricchito di fluoro, non dimenticando il filo interdentale o gli scovolini interdentali e un collutorio. In poche settimane, potremo vedere l’infiammazione regredire e le gengive tornare sane e rosate.

Ma non tutte le gengiviti sono causate da una cattiva igiene orale. Ci sono elementi che concorrono a insidiare la salute delle nostre gengive, per esempio lo stress (sì, uno dei peggiori nemici della salute in assoluto), l’utilizzo di alcuni farmaci, l’impatto di alcuni cambiamenti fisiologici nell’organismo (per esempio, il ciclo mestruale o il passaggio alla pubertà) oppure alcune malattie sistemiche, come il diabete.

Anche il fumo rappresenta una possibile causa, con alcune aggravanti da tenere in considerazione: i fumatori espongono le gengive a un continuo assalto di sostanze dannose (nonché al riscaldamento della parte interna della bocca). Per questo motivo, si trovano più frequentemente a dover fronteggiare parodontiti (con gengive gonfie, indolenzite e sanguinanti) e a fare i conti con una minore efficacia delle cure.
L’alimentazione, quando è troppo ricca di carboidrati semplici, di zuccheri raffinati, di pane e pasta, può essere un’altra causa di infiammazione delle gengive.

In pratica, le cause che portano al sanguinamento gengivale possono essere molte:

  • cattiva igiene orale.
  • uso non corretto degli strumenti di pulizia (spazzolini troppo aggressivi, utilizzo errato del filo interdentale).
  • presenza di patologie sistemiche.
  • cambiamenti ormonali (come nella gravidanza o durante il ciclo).
  • uso di dentiere non adatte.
  • infezioni localizzate.
  • scorbuto: carenza di vitamina C.
  • carenza di vitamina K.
  • fumo.
  • assunzione di anticoagulanti

Indipendentemente dalla causa, è importante non trascurare questo evidente segnale e rivolgersi al dentista per capire meglio quali sono le cause, evitando conseguenze anche gravi.

Cosa succede se si trascura il sanguinamento delle gengive?

Abbiamo detto che è importante recepire il segnale d’allarme costituito dalle gengive sanguinanti. Le conseguenze, infatti, potrebbero essere gravi. Per esempio, una gengivite non risolta può trasformarsi in una parodontite, cioè ampliare la sua presenza, ampliando il disturbo ai denti e all’osso. E i possibili effetti su quest’ultimo sono tali da portare i denti a non essere più saldi sull’osso, a perdere supporto, cominciare a muoversi e, infine, cadere. Una parodontite è quindi una conseguenza grave di una gengivite, ancora di più se teniamo conto del fatto che, anche se si diffonde lentamente, raramente produce sintomi evidenti prima che i denti comincino a perdere stabilità. L’unico sintomo vero è il sanguinamento iniziale delle gengive.
C’è di più: una parodontite non affrontata con una terapia idonea potrebbe avere un impatto che va oltre al cavo orale. Diversi studi hanno rilevato una correlazione tra parodontiti e diabete, per esempio. Ma anche “solo” la perdita di denti dovrebbe rappresentare un rischio più che sufficiente per temere questa patologia e fare di tutto per evitarla.

Quali sono i rimedi alle gengive sanguinanti e alle gengiviti?

Come abbiamo detto, se la causa del sanguinamento delle gengive è una frettolosa, poco accurata o non regolare igiene orale, allora il rimedio è molto chiaro: lavarsi meglio i denti. Le gengive ringrazieranno e pian piano torneranno sane. Vale la pena, quindi, di dedicare buona cura all’igiene orale personale:

  • spazzolare i denti almeno tre volte al giorno (e comunque dopo i pasti), delicatamente, con un movimento che parte dalla gengive e va verso la fine del dente, per eliminare i residui di cibo rimasti.
  • preferirei un dentifricio al fluoro.
  • utilizzare il filo interdentale, gli archetti o gli scovolini dentali per garantire un’azione efficace anche negli spazi tra i denti.
  • risciacquare con un collutorio (o con altre soluzioni consigliate dal proprio dentista, come acqua ossigenata o salata decongestionare le gengive), evitando i collutori che contengono alcool.

Naturalmente, evitare il fumo e seguire una dieta alimentare ricca di vitamine e povera di zuccheri semplici o raffinati è sempre suggeribile.

In ogni caso, in presenza di sanguinamento o di gonfiore o fastidio alle gengive, è importante rivolgersi al proprio dentista, che potrà effettuare una pulizia professionale, eliminando anche il tartaro, e verificare lo stato di salute dei denti e delle gengive, prevenendo ulteriori conseguenze.

Il dentista: un professionista del benessere di denti e gengive.

Anche se tendiamo ad associare la figura del dentista alla salute dei denti, dobbiamo ricordarci che si tratta di un esperto anche di gengive, un professionista che, attraverso l’osservazione, un esame radiografico o la sonda parodontale potrà verificare se è presente un’infiammazione delle gengive, a che stadio si trova, se si tratta di gengivite o è in atto una parodontite.
Il ricorso al dentista è ancora più importante nel caso di fumatori, le cui gengive sanguinano meno per l’effetto della nicotina sui vasi sanguigni, e rischiano di non “lanciare l’allarme”, portando alla rilevazione di una parodontite in corso quando quest’ultima è in fase avanzata.

Nei Centri Implantologici Tramonte, viene dedicata una grande attenzione alle gengive, con la competenza di professionisti molto qualificati ed esperti di implantologia, una disciplina che – già per la sua natura – vede denti, gengive e osso come un sistema in cui ogni parte interagisce con le altre e il benessere di ogni parte è fondamentale per le altre. Ecco perché chi si affida ai Centri Tramonte può essere certo che diagnosi e terapie saranno sempre mirate a far stare bene i denti e le gengive, e più in generale il paziente.