
Esistono due metodiche differenti di implantologia dentale: il carico immediato e il carico differito.
IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO.
L’implantologia a carico immediato è caratterizzata dall’inserimento di protesi provvisorie fisse* nella stessa seduta in cui vengono inseriti gli impianti, in modo che il paziente possa riprendere da subito la sua vita normale e sociale, pur con qualche avvertenza legata alla masticazione. Successivamente, in tempi molto brevi, vengono inserite le protesi definitive. Per poter ricorrere all’implantologia a carico immediato, che viene attuata utilizzando appositi impianti, è necessario che l’implantologo abbia una valida esperienza, poiché si tratta di una tecnica più impegnativa a livello chirurgico, sebbene meno invasiva per il paziente e adatta a un numero maggiori di pazienti.
IMPLANTOLOGIA A CARICO DIFFERITO.
L’implantologia a carico differito o definita anche implantologia bifasica, vede l’implantologo creare chirurgicamente la sede della finta radice del nuovo dente nell’osso del paziente attraverso una serie di frese ossee per l’inserimento di un impianto dentale endo-osseo. Per l’inserimento della protesi si deve poi attendere un periodo di circa 3 o 4 mesi per l’arcata inferiore e fino a 6 mesi per l’arcata superiore. In alcuni casi è possibile ricorrere al carico immediato anche con gli impianti differiti, che si sono modificati proprio per rispondere a questa esigenza, ma solo nel caso in cui il paziente possieda determinati requisiti: una buona quantità di osso sia in altezza sia in spessore, la stabilità degli impianti in sede, l’assenza di Bruxismo o di gravi malocclusioni, l’assenza di patologie sistemiche. Nel caso in cui il paziente non soddisfi tali requisiti è comunque utilizzabile la tecnica implantologica a carico differito con gli impianti che necessitano un tempo di attesa più lungo.
Il carico immediato in implantologia dal 1959
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