Che impatto ha lo smog sulla salute dei nostri denti? È vero che respiriamo coi polmoni, ma l’aria inquinata che passa dalla nostra bocca per raggiungerli può comportare rischi per il benessere del nostro cavo orale? Pare che dove l’inquinamento ambientale è più alto ci sia una più alta concentrazione di carie e patologie dentali, è vero?
Diverse ricerche, condotte in decenni differenti, hanno in effetti messo in evidenza l’esistenza di una correlazione tra l’inquinamento atmosferico e l’insorgenza della carie, cioè della più diffusa patologia al mondo (secondo l’OMS ne ha sofferto almeno una volta nella vita il 90% della popolazione mondiale).
SALUTE DEI DENTI: CHI VIVE NELLE GRANDI CITTÀ DEVE PRESTARE PIÙ ATTENZIONE?
Attualmente, la maggior parte degli abitanti della Terra vive in contesti cittadini e in aree urbane. Un trend che sembra destinato a crescere, tanto che si prevede che, entro il 2030, più del 70% della popolazione globale abiterà in piccole, medie o grandi città. Le metropoli sono destinate a crescere in numero e in densità. Un fenomeno che è ancora difficile da valutare e, a oggi, è complicato prevedere quali saranno i benefici e quali, invece, i problemi che una simile migrazione provocherà. Certamente, considerando che lo smog si concentra maggiormente nei centri urbani (e in percentuali proporzionali alla grandezza e alla densità abitativa) è interessante sondare meglio l’informazione secondo cui l’aria inquinata potrebbe favorire la proliferazione della carie, in particolare nella fascia più giovane della popolazione.

Il primo grande studio a riguardo è stato compiuto nel 2016 dall’Indian Institute of Science Education and Research di Calcutta, non a caso una delle due più popolose e inquinate nazioni al mondo (insieme alla Cina). La ricerca si è concentrata sulle persone che vivono in grandi metropoli e, a causa della qualità dell’aria, sono esposte ogni giorno a contaminanti e sostanze pericolose come i metalli pesanti, l’anidride solforosa, l’acido cloridrico e l’acido solforico, diffuse nell’ambiente dai mezzi di trasporto, dalle caldaie o dalle fabbriche. Il pH salivare e la presenza di carie degli abitanti di città sono stati messi a confronto con quelli di un villaggio di campagna e la differenza ha evidenziato una situazione seriamente più compromessa per i primi.
Secondo questa ricerca, chi vive in città presenta di conseguenza un rischio maggiore di sviluppare carie (o altre patologie dentali e del cavo orale) in quanto gli inquinanti presenti nell’aria, a contatto con la saliva, si dissolvono rendendo quest’ultima più acida (alterandone cioè il pH) e, quindi, più dannosa: lo smalto dei denti si indebolisce, i batteri proliferano e le conseguenze non tardano a presentarsi. Senza trascurare i danni che l’inquinamento può causare al sistema respiratorio. Il legame tra quest’ultimo e la salute dei denti è parte di un argomento che abbiamo già trattato in questo articolo.
UN RAPPORTO CHE CHIARISCE LA SITUAZIONE.
La ricerca dell’Indian Institute of Science Education and Research ha messo in evidenza il legame tra presenza di sostanze nocive nell’aria e diffusione della carie, ma questo tema è già stato al centro di ricerche precedenti, che sono state fatte a partire dagli anni ‘60, periodo di presa di coscienza dell’incremento dell’inquinamento ambientale e precedente alle disposizioni che cercano di mettere un freno a questo fenomeno. Nei Paesi dell’Europa orientale, in quegli anni, è stato documentato il rapporto tra la salute orale e la presenza di inquinanti atmosferici, come i metalli pesanti e gli ossidi di carbonio.
Un ulteriore studio su larga scala, effettuato negli Stati Uniti su un campione di oltre diecimila persone comprese tra i 2 e i 18 anni ha evidenziato un collegamento, in termini di frequenza e gravità, tra il piombo e la carie in particolare nei bambini tra i 2 e i 6 anni (collegamento che non si interrompe dopo quell’età, ma decresce).

Insomma, le prove scientifiche della relazione tra smog e insorgenza della carie ci sono e sono evidenti. Quello che non è ancora del tutto chiaro è come l’inquinamento atmosferico agisca da stimolatore della carie, anche se sono stati individuati due possibili principali responsabili:
- il piombo: si tratta di un metallo con una forte tossicità che, si pensa, possa interagire con il calcio o con gli enzimi dell’amelogenesi (la fase in cui si forma lo smalto dei denti) o, ancora, ridurrebbe il flusso salivare. In ogni caso, la sua presenza in alte percentuali danneggerebbe i denti favorendo patologie dentali.
- il cadmio: presente anche nel fumo di sigaretta e nelle emissioni industriali, è canceroso e tossico. Questo metallo avrebbe mostrato un ruolo nel rischio di carie nei denti da latte, ma non in quelli permanenti.
Qualche anno fa, una ricerca svolta in Corea su duemila persone ha evidenziato il legame tra piombo e cadmio e determinate malattie dell’apparato dentale, in particolare in alcune fasce d’età e più frequentemente nel genere femminile.
COME PROTEGGERE I DENTI E IL SORRISO.
Considerato il ruolo dell’inquinamento nel rischio di carie e di insorgenza di altre malattie dentali, come possiamo difenderci (non prendendo in considerazione l’idea di andare controtendenza e spostarci dalle città, scegliendo zone di campagna, mare o montagna con una buona qualità dell’aria)? Ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutarci a ridurre i rischi, ve ne suggeriamo qualcuno:
- quando ci si trova in grandi città oppure in periodi di maggiore presenza di smog, è consigliabile non respirare con la bocca, ma farlo con il naso, in modo da esporre meno i denti all’effetto dell’aria inquinata.
- è sempre interessante e valido il fatto di verificare lo stato dell’aria e dell’acqua nel luogo in cui si vive: i dati sono quasi sempre reperibili online.
- è importante (e non solo per i possibili effetti dell’inquinamento) sottoporsi a visite di controllo regolari dal proprio dentista, che sarà in grado di valutare lo stato di salute dei denti e prevenire possibili disturbi o rimediare in una fase iniziale e meno problematica.

Nei Centri Implantologici Tramonte la prevenzione viene tenuta nella massima considerazione e, a ogni visita, i professionisti dei centri sono molto attenti a valutare la salute dei denti, non solo allo stato attuale, ma in prospettiva, tenendo in considerazione ogni fattore, compreso lo stile di vita del paziente. In presenza di possibili carie o di patologie del cavo orale, l’esperienza e l’alto livello di competenza dello staff dei Centri Tramonte consente di agire con precisione, attuando le migliori linee di intervento e con il supporto delle più avanzate attrezzature dentistiche. A partire dalla salute dei denti dei più piccoli che, grazie a servizi odontoiatrici dedicati, vengono monitorati e salvaguardati con la massima cura.
Se le conseguenze dell’esposizione agli agenti inquinanti sono di tipo estetico, il ricorso a tecniche di sbiancamento efficaci, ma allo stesso tempo rispettose dello smalto dentale può rappresentare un rimedio valido. Chi si affida ai Centri Implantologici Tramonte può farlo con fiducia e serenità, sapendo di essere accolto prima di tutto come una persona: che viva in grandi metropoli o in piccoli paesi di montagna, la salute dei suoi denti e del suo sorriso è sempre al centro di ogni premura.
Riferimenti:
- Wiener RC, Long DL, Jurevic RJ. Blood levels of the heavy metal, lead, and caries in children aged 24-72 months: NHANES III. Caries Res. 2015;49(1):26-33.
- Arora M, Weuve J, Schwartz J, Wright RO. Association of environmental cadmium exposure with pediatric dental caries. Environ Health Perspect. 2008 Jun;116(6):821-5.